top of page

Articoli di Psicologia

La parola psicologia deriva dal greco psyché (ψυχή) = spirito, anima e da logos (λόγος) = discorso. Letteralmente la psicologia è quindi il discorso sullo spirito o sull'anima. Mi piace intenderla così, piuttosto che come lo studio del comportamento e degli atteggiamenti o scienza della mente o blablabla, perché la psicologia parla dell’uomo e l’uomo è semplicemente complesso ma anche complessivamente semplice. Ecco la mia rubrica: MyPsiche http://www.mygenerationweb.it/articoli/zappig/mypsiche

Introduzione alla psicologia: l'Io e la società, l'essere e l'apparire

 

Come primo articolo, voglio presentare brevemente, qual è la mia idea di persona “sana”. Ma prima di fare ciò, bisogna chiedersi: Chi è o cos’è una persona? Una persona è un intero ed è, piuttosto che ha, un corpo, è emozioni, è pensieri, è sensazioni ed è percezioni: tutti questi elementi non funzionano da soli, ma in maniera collegata. [Continua a leggere]

La vita è un sogno o i sogni aiutano a vivere?

 

I sogni aiutano a vivere, ma chi di voi non ha mai sognato? Domanda banale ma forse nemmeno così tanto. Sono molte le persone che, anche per lunghi periodi della propria vita, non ricordano i propri sogni. Eppure sono lì, ci sono sempre, ogni notte, giorno dopo giorno. Ognuno di noi fa almeno quattro sogni per notte. [Continua a leggere]

Ansia e Attacchi di panico. Che succede?

 

Durante la nostra vita ci siamo trovati spesso faccia a faccia con l’ansia e, non tutti fortunatamente, con gli attacchi di panico. Partiamo dall’ansia. L’ansia è uno stato di agitazione che tutti hanno sperimentato nella propria vita. È un eccitamento fisiologico dell’organismo. In genere quando ci sentiamo in ansia stiamo sempre [Continua a leggere]

Mica son pazzo?!

 

Qualcuno disse: “E’ più facile spezzare un atomo che un pregiudizio. Se la mia teoria della relatività si dimostrerà corretta, la Germania mi rivendicherà come tedesco e la Francia dichiarerà che sono un cittadino del mondo. Se la mia teoria si dimostrerà falsa, la Francia dirà che sono tedesco e la Germania dichiarerà che sono un ebreo.” – Albert Einstein In questi giorni ragionavo sul fatto che [Continua a leggere]

A che gioco giochiamo?

 

Parafrasando uno dei più celebri libri di Eric Berne, fondatore dell’Analisi Transazionale, vi chiedo oggi se avete mai avuto una relazione (non per forza molto lunga) nella quale voi e l'altro, alla fine, vi siete sentiti entrambi a disagio? Nella quale avete detto a voi stessi: "È successo di nuovo!" [Continua a leggere]

Come si manipola l'informazione

 

Avram Noam Chomsky è un linguista, filosofo e teorico della comunicazione statunitense. Professore emerito di linguistica al Massachusetts Institute of Technology è riconosciuto come il fondatore della grammatica generativo-trasformazionale, ovvero della ricerca delle strutture innate del linguaggio naturale [Continua a leggere]

Tutti abbiamo bisogno di “carezze”

 

 
Immaginate di camminare per strada e all’improvviso incontrate un vostro vicino che viene in direzione opposta. Nel momento in  cui vi avvicinate, sorridete e dite: «Bella giornata!». Il vostro vicino sorride a sua volta e risponde: «Sì, proprio bella». Voi e il vostro vicino vi siete appena scambiati delle “carezze”. Una carezza è definita una unità di riconoscimento. [Continua a leggere]
 
 
Il senso di colpa: questo compagno (s)conosciuto

 

 

A chi non è mai capitato di sentirsi in colpa? La colpa è un sentimento ben diverso dall’imbarazzo, dalla vergogna o dalla paura. Spesso, essa permette alle persone di riparare ad un danno, fornendo all'altro le scuse dovute e mettendo in atto un comportamento atto a ristabilire un equilibrio. [Continua a leggere]

 
 
La depressione: una ferita non chiusa

 

 

Tra i disagi più diffusi, specialmente nella nostra generazione, c’è la depressione. Essa non è palese quando inizialmente s’insinua nella nostra vita. Spesso si presenta con stanchezza, malinconia, bisogno di stare da soli, perdendo interesse per le cose della vita. La depressione ci mette a contatto con il nulla, il vuoto e il non senso; non c’è malessere che somigli così tanto alla morte: non c’è possibilità del presente o del futuro, ma solo un’implosione nel passato. [Continua a leggere]

 
 
Una scomoda verità: “Siamo tutti pazienti terminali”

 

 

Morte e Morire. Due concetti essenzialmente simili ma non uguali. L’uno rappresenta l’evento, l’istante in cui il corpo cessa di vivere, il punto di non ritorno della nostra esistenza; l’altro è il processo tramite cui si arriva alla morte, che ci accompagna per tutta la nostra vita ed appartiene a tutti gli esseri viventi. Da qui: “Siamo tutti pazienti terminali” [Continua a leggere]

 
 
Una dimostrazione mancata: "Le relazioni deprivanti"
 

Nei rapporti emotivamente deprivanti spesso un individuo aspetta che l’altra persona gli dia una qualche piccola dimostrazione di amore o apprezzamento. Metaforicamente parlando, la prima persona è bloccata “nell’attesa che il sole splenda” sotto forma di un sorriso, un tocco, una frase affettuosa. Alcuni individui hanno la strana capacità di impegolarsi in relazioni con persone...[Continua a leggere]

 
 
La storia della nostra vita scritta da noi: I Copioni
 

Berne ha definito il copione “un piano di vita non consapevole che si basa su di una decisione presa durante l’infanzia, rinforzata dai genitori, giustificata dagli avvenimenti successivi, e che culmina in una scelta decisiva”. Cosa vuol dire tutto ciò? Analizziamo dettagliatamente tale definizione: .[Continua a leggere]

 
 
L'amore è un'arte?

 

In questi giorni, ri-leggendo delle parole scritte da Erich Fromm nel libro “L’Arte di Amare”, riflettevo sul fatto che fin troppo spesso oggigiorno l’amore è visto come una piacevole sensazione, un qualcosa in cui imbattersi, quasi come se fosse oggetto della fortuna. Ma se invece fosse un’arte? E, se sì, quali sono i passi necessari per imparare a praticarla? Beh, sicuramente richiederebbe molto sforzo e saggezza.[Continua a leggere]

 
 
La rinuncia al proprio essere: L'autoritarismo

 

Oggigiorno sembra di essere immersi in un sistema di relazioni democratiche, dove può apparire assurdo il pensiero che l’essere umano tenti di fuggire dalla libertà. Paradossalmente, però, è molto presente la tendenza a rinunciare all’indipendenza del proprio essere individuale, e a fondersi con qualcuno o qualcosa al di fuori di se stessi per acquistare la forza che manca al proprio essere. Ovvero, si tenta di cercare nuovi legami “secondari” in sostituzione dei legami “primari” perduti.[Continua a leggere]

 
 
"E vissero per sempre felici e contenti": la delusione (in)aspettata
 

"...Si può cominciare una relazione piena di luminose speranze e di vividi sogni, alimentati dall'immaginario delle fiabe e da tutta una serie di storie culminanti nel fatidico “e vissero per sempre felici e contenti”. Nella vita reale, però..." [Continua a leggere]

 
 
La Mela: Il frutto della Vergogna

 

Lo conoscete il mito di Adamo ed Eva? È quella storiella che narra di due tizi che furono messi da Dio nel giardino di Eden. Ovviamente avrebbero potuto continuare a fare “la bella vita” se solo non si fossero nutriti dell’albero della Conoscenza. Eva, tentata dal serpente, che le promise di poter aprire gli occhi qualora avesse assaggiato il frutto della vergogna, decise di mangiare la mela. [Continua a leggere]

 
 
Quando ci si tiene dentro troppe cose: Il finale di una relazione

 

Credo che tutti ci siamo trovati, durante la nostra vita, in un rapporto esaurito o in via di esaurimento. Sono quei rapporti in cui nessuna delle parti prospera, dove, anche se c’è ancora dell’affetto genuino, nella relazione è rimasta troppa poca “musica” e rimane soffocata le possibilità di uno scambio appassionato o significativo (a livello emotivo, intellettuale, sessuale). [Continua a leggere]

 
 
L'infelicità: una sofferenza manipolatoria

 

In questo articolo, vorrei presentarvi una descrizione di coloro che, almeno una volta nella vita, abbiano tentato di prestare fede e di aiutare chi utilizza la propria sofferenza in funzione manipolatoria. Sembra strano (o forse no) ma il fenomeno di usare la sofferenza allo scopo di acquisire una sorta di potere e controllo delle situazioni sociali è molto presente ed esteso; vantaggi sinistri e inaspettati derivano spesso sia dall’esibizione di un’aureola di martirio sacrificale che da una dichiarazione di infelicità interpretata con artistica bravura dai protagonisti di “giochi psicologici” (per capire cosa sono, andare all’articolo). Attenzione... [Continua a leggere]

 
 
Quella paura che diventa odio: Il Persecutore

 

Oggi parleremo del Persecutore. Egli rappresenta in genere il principio di giustizia, ma in realtà non è altro che una razionalizzazione del desiderio di vendetta. Questo desiderio può essere realizzato in maniera nascosta con la parvenza di una giustizia per conseguire il bene comune. Si affida rigidamente al proprio principio di giustizia e non può manifestare il proprio terrore davanti alla diversità poiché la mancanza di riferimenti interni è pressoché totale. Il Persecutore percepisce ... [Continua a leggere]

 
 
Tre sono i potenti: il papa, il re e chi non ha niente (la Vittima).

 

“…il mondo è ostile ed io soccomberò all’ingiustizia perché non merito di esistere, vivo sperando che qualcuno mi tolga dallo stato di sofferenza nel quale mi trovo…” Benvenuti nel mondo della Vittima, altro ruolo del triangolo drammatico di cui abbiamo già parlato nei precedenti articoli. Ma entriamo nello specifico. La Vittima conserva, nel suo ruolo rigido e ricattatorio la traccia evidente del dolore trasformato in sofferenza manipolatoria. La rabbia che nasconde, oltre ad un marcato desiderio di vendetta è l’espressione... [Continua a leggere]

 
 
L’insensibilità compulsiva verso se stessi per il bene degli altri: il Salvatore
 
 

“…Gli specialisti della relazione d’aiuto - medici, psicoterapeuti, psicologi, assistenti sociali, sociologi, farmacisti, chirurghi, maghi, istruttori, guaritori, guru occidentali ed orientali - sono pronti ad accogliere le masse disorientate e bisognose sotto la vigilanza ed il controllo del Salvatore, creando leggi protettive per i vari pazienti, i quali si affidano passivamente senza sviluppare la benché minima responsabilità... [Continua a leggere]

 
Quanto è importante l’aggressività nella nostra vita?!

“…“Mamma mia come sei aggressivo!” – “Dovresti stare più calmo, sei sempre così aggressivo!”. Fin  troppo spesso, quando si parla di aggressività, si pensa a qualcosa di negativo, che è meglio non esprimere specialmente se si vuole salvaguardare l’immagine che si ha di se stessi e il consenso degli altri intorno a noi. Di conseguenza [Continua a leggere]

 
Il bacio da Lontano. Indignazione. Violenza Carnale.

“…Quante volte i nostri dialoghi si trasformano in litigi? Pensate un attimo a tutte quelle volte che durante una conversazione, per una piccolezza, si finisce in tragedia. Oggi vorrei proporvi un gioco che fin troppo spesso accade all’interno delle coppie, ma di cui poco si parla: "Violenza Carnale"..." [Continua a leggere]

 
bottom of page