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• Consulenze psicologiche individuali, di coppia e familiare;


• Supporto psicologico all'adolescenza, alla genitorialità, alla separazione;


• Supporto ed orientamento nella gestione delle dipendenze affettive e dei conflitti;


• Supporto psicologico sui temi dell’accompagnamento al morente e dell’elaborazione del lutto.

Consulenza individuale

Consulenza di coppia e/o di famiglia

L'adolescenza

Scopo del percorso dell'individuo è far scoprire, esplorare e sperimentare alla persona la sua forma, il suo modello e la interezza.​ L'integrazione di tutte le parti disparate.

In questo modo le persone possono permettersi di diventare. Questa pienezza di esperienza può dunque essere disponibile per loro sia nel corso della propria vita che nell’esperienza del singolo momento.

Il rapporto di coppia e i rapporti all'interno dei membri costituiscono una famiglia, rappresentano un sistema complesso di relazioni in cui entrano in gioco molte sfere personali.

Nell'ottica gestaltica, ponendo atten- zione al vissuto emozionale che gli scambi relazionali comportano, si favorisce la comunicazione verbale e non verbale fra le varie parti coinvolte.

I preadolescenti e gli adolescenti por- tano con loro un forte bisogno, quello di sentirsi autonomi, sottolineando l’im- portanza del “riconoscimento” da parte degli adulti su tutti i piani, non solo quello delle prestazioni. I ragazzi e le ragazze cercano delle relazioni in cui potersi sentire accettati e non subordinati.Gli adolescenti pertanto devono godere di un sostegno che li supporti verso il bisogno di all’autonomia a cui tendono.

Sostegno alla Genitorialità

Cosa si intende per sostegno alla genitorialità?

Sostegno vuol dire imparare ad amare i propri figli, ricercare le energie e le risorse per risolvere i problemi che tale legame comporta, per inventare nuove modalità relazionali nell’educazione.

Le difficoltà che si incontrano nel rapporto genitori-figli spesso vengono vissute come un fallimento mentre è a partire da esse, che i genitori, in quanto adulti, possono assumersi la responsabilità di scoprire le risorse e le strategie personali per fare di un tale rapporto d’amore una relazione sufficientemente buona.

La conflittualità

La morte

Nella Gestalt, la conflittualità può essere caratterizzata dal disaccordo di alcune polarità presenti nel sistema psichico dell’individuo che possono anche sovrapporsi e causare l’impasse.

La gestione del conflitto avviene attraverso il confronto tra queste due polarita’ per agevolare una successiva integrazione che porti all’assorbimento di alcune parti dell’una nell’altra e viceversa. Riuscendo a far lavorare il cliente sull’integrazione delle sue polarita’, ovvero aiutandolo a concedersi di essere l’uno “e” l’altro, piuttosto che l’uno “o” l’altro, si diminuisce la sua ansieta’ di fondo di “essere sbagliato”.

L’assistenza al morente richiede dunque, non frettolose formule rituali, bensì un a conoscenza della morte e questa deve essere ricercata in tutto l’arco della vita. Scrive Lama Sogyal Rinpoche:

“…Non ci è stato insegnato quasi nulla su come aiutare chi muore, anche se è un a persona cara o vicina, e non siamo incoraggiati a pensare al futuro del defunto, a come continuerà la sua esistenza, a come possiamo aiutarlo. Anzi, qualunque pensiero in questo senso mrischia di essere bandito come inutile e ridicolo. Tutto ciò ci dimostra con dolorosa evidenza che ora più che mai abbiamo bisogno di un cambiamento radicale nel nostro atteggiamento verso la morte e i morenti …”.

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